Dell'Erba Giovanni

 
Dell'Erba Giovanni

nato nel 1952
segni

7 Racconti

4.11 min
Giovanni ha fatto parte dell’università a Bari e poi è andato a studiare a Verona dove si è laureato e dove ha cominciato a lavorare e ha conosciuto la moglie. Ha deciso di tornare al sud il giorno, molti anni dopo, in clima di leghismo, che uno studente gli chiese come mai era tanto intelligente visto che era meridionale. Cominciava l’impoverimento culturale del nord dove i meridionali si erano già integrati e forse avevano cominciato ad essere i più antimeridionalisti. Integrazione faticosa per chi arrivava a lavorare. Per Giovanni era diverso, gli studenti erano comunque privilegiati e poi da professore ricopriva un ruolo di importanza rispetto alle famiglie dei ragazzi.
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4.9 min
Il ricordo più forte del 68 è quello delle assemblee e dello stare insieme fuori dagli schemi. Giovanni aveva una doppia situazione: la scuola a Matera e le occupazioni a cui non poteva partecipare perché doveva tornare a casa. E poi l’evoluzione nel modo di vestire. All’università aveva comprato una giacca militare e il padre lo aveva guardato malissimo. Poi una mattina che andava a caccia e pioveva l’aveva indossata e tutti in paese ne volevano una uguale. Da considerare che prima del 68 i pantaloni e i vestiti si facevano dal sarto. Al liceo era d’obbligo la giacca. Bisognava avere il cappotto che spesso era rivoltato
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3.9 min
Il racconto era molto importante. Giovanni era molto curioso, ha ascoltato sempre i racconti della madre, ha ascoltato sempre i racconti di un vecchio che aveva fatto la prima guerra mondiale e raccontava del generale Cadorna che davanti ad un bel cavallo ucciso, dichiarò che avrebbe preferito morissero 10 uomini. E a quel racconto Giovanni era rabbrividito. Il militare era un evento che veniva sempre raccontato da chi lo aveva fatto perché per alcuni era l’unica occasione per uscire di casa e conoscere gente diversa. E dai racconti dei militari che avevano fatto la guerra a volte veniva fuori che anche noi italiani ne avevamo fatto di tutti i colori, specie nelle colonie.
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4.5 min
La famiglia era tutto: era protezione ma era anche ossessione. Tutto restava all’interno: se tutto funzionava era bello ma se qualcosa rompeva l’equilibrio bisognava subire. I problemi erano sempre per questioni di soldi. Il padre di Giovanni, per esempio, che era partito per il viaggio di nozze, al ritorno si trovò il negozio praticamente svaligiato dalle sorelle che avevano svenduto tutto e non le potè denunciare perché avrebbe denunciato le sorelle. A proposito di famiglia il più bel ricordo di Giovanni è la nascita del primo figlio.
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7.0 min
Il paese aveva le sue macchiette. Quelli indimenticabili erano i due banditori; uno era offeso ad una gamba e girava con un motorino; l’altro aveva perso una mano giocando con un ordigno subito dopo la guerra. Quest’uomo beveva ed era spesso ubriaco: il giorno di capodanno, ubriaco rispose che non beveva dall’anno scorso, cioè dalla sera prima. Altra macchietta era un tipo che si era messo in testa di fare il costruttore ma le case erano sempre pericolanti. Poi c’era quello che non lavorava mai. C’era il balbuziente regolarmente preso in giro. C’era il prete che girava con una canna per bacchettare ragazzi che molestavano le ragazze. E ci fu quello che scrisse alla madre che la città dove faceva il militare era pieno di zoccole e la madre rispose che allora era come in campagna, pieno di topi. E quello che era andato in pellegrinaggio e raccontò di aver mangiato una cosa fredda che gocciolava: non sapeva nemmeno che era un gelato.
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5.5 min
In occasione del matrimonio la sposa doveva esporre il corredo, corredo per il quale le famiglie spendevano molto denaro e che durava una vita. Chiedere in sposa una donna c’era tutta una procedure. Il ragazzo mandava una ambasciata al padre della ragazza e poi si andava avanti. Per esempio il padre di Giovanni ha sposato una ragazza che la madre aveva visto in un negozio di tessuti e per la quale era stata fatta richiesta alla famiglia. Per esempio i nonni si erano sposati che nemmeno si conoscevano eppure si sono voluti bene per tutta la vita. Erano molto frequenti i matrimoni tra ragazzi di paesi vicini, forse per il gusto dell’evasione e del diverso.
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6.2 min
Giovanni è nato e cresciuto in un paesino della Basilicata vicino Matera. Non c’erano locali e il divertimento bisognava inventarselo. Si poteva passeggiare su e giù ma il grande brivido era organizzare il ballo dove qualcuno portava il giradischi e qualcuno portava i dischi. Chi portava il giradischi era un ragazzo veramente brutto ma era sempre invitato e pretendeva di ballare con tutte le ragazze. Il momento atteso era il ballo lento. Più avanti si riusciva ad ballare anche all’aperto con il mangianastri. Ma prima la musica veniva suonata. Suonavano i barbieri e in genere gli artigiani: suonavano nei momenti di pausa e matrimoni si facevano con le orchestrine. Gli strumenti erano la chitarra e la fisarmonica. Si facevano anche le serenate.
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