Aldo Boscaratto
nato nel 1934
Fiumicino
4 Racconti
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L’estate
di/da Aldo Boscaratto | caricato 4479 giorni fa
Durante le vacanze, anche diventati grandicelli, il le giornate passavano ingegnandosi sul come giocare. Ci si radunava per andare al mare indossando solo un paio di pantaloncini e gli zoccoli. Ci si dava appuntamento sulò Tevere alla passerella, uno, a turno, portava tutti i calzoncini allo stabilimento che si chiamava Miramare mentre gli altri si tuffavano e raggiungevano il mare a nuoto. Naturalmente chi portava i calzoncini era quello che il giorno prima era arrivato per ultimo. Naturalmente tutto all’insaputa dei genitori che mai avrebbero permesso il bagno nel fiume.
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La scuola
di/da Aldo Boscaratto | caricato 4478 giorni fa
Aldo vive a Fiumicino da sempre. Quando era bambino la scuola elementare era difficoltosa, molti bambini non riuscivano a finire nemmeno la quinta elementare. I maestri erano molto severi. Avevano il grembiule; i maschi col grembiule blu e fiocco bianco. A Fiumicino non c’erano le scuole medie, bisognava andare a Ostia Lido; Aldo ha frequentato le medie a Fiumicino in una scuola privata gestita da sacerdoti molto severi che era stata appena fondata; imparavano a memoria le versioni di latino e se per caso non si riusciva ad imparare, terminato l’orario, bisognava restare a scuola a finire di imparare. Per le superiori bisognava andare a Roma col treno e alzarsi alle cinque e mezzo. Le vetture erano ancora le tradotte. D’inverno si pativa il freddo: non erano tempi di benessere e i ragazzi avevano si e no una giacca.
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La guerra
di/da Aldo Boscaratto | caricato 4477 giorni fa
Con l’arrivo della guerra e la paura dei bombardamenti, il gruppo di amichetti si è sciolto perché ogni famiglia ha cercato di lasciare Roma. Aldo è andato a Zagarolo che era il paese dei nonni; quando passavano i bombardieri si nascondevano nella grotta che normalmente serviva per conservare il vino. I giorni più brutti sono stati quelli in terra di nessuno, con i tedeschi che erano andati via e gli americani che non arrivavano ancora, sei giorni di assoluta incertezza. Poi sono arrivati gli americani e il cibo. Tornati a Fiumicino hanno trovato una città da ricostruire e il primo inverno, con i moli bombardati, la città si è allagata.
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I giochi
di/da Aldo Boscaratto | caricato 4479 giorni fa
Giocavano con poco, non c’erano molti soldi; veniva data priorità al cibo, poi si pensava all’istruzione. I ragazzi allora si industriavano a costruirsi i giocattoli; per il monopattino andavano in giro per officine a cercare i cuscinetti a sfera scartati e un monopattino era in comune fra tanti bambini. Non tutte le famiglie avevano la radio e le notizie passavano di casa in casa. Poi col tempo le cose sono migliorate.
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