Attraverso storie di infermieri, di medici e di ammalati, Annibale Crosignani illustra la vita quotidiana del manicomio. Ricorda la tripartizione funzionale costituita da tre mondi, quello dei medici, degli infermieri e dei malati, quasi incomunicabili tra loro, e compone un affresco narrativo che fa rivivere all'ascoltatore il clima e l'ambiente del manicomio degli anni'60. In questi racconti, che ricordano anche le attività molteplici dei ricoverati del manicomio come l'allevamento di animali da carne, il panificio industriale, l'impresa di costruzioni ecc. ancora una volta gli internati ammalati erano vittime impotenti dello sfruttamento dei loro guardiani, medici, infermieri, amministratori dell'ospedale che approfittavano della disponibilità di manodopera a costo zero. Inoltre Crosignani chiarisce i rapporti tra le Istituzioni che sovraintendevano il manicomio, Provincia e Opera Pia che entreranno in conflitto aspro tra loro al momento della conflagrazione della contestazione psichiatrica degli anni '70, con scambi di accuse e reciproci addossamenti di responsabilità.
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