Natalina Sbattella
nato nel 1940
Fiumicino
4 Racconti
-
La vita quotidiana
di/da Natalina Sbattella | caricato 4483 giorni fa
Natalina ricorda di avere avuto solo bambole di pezza, un solo vestito che si lavava, la notte si asciugava e ci si rimetteva quello. Erano sei figli. Si giocava con i figli dei signori del palazzo. Il tempo passava spesso aiutando la mamma nei lavori di casa o delle parti condominiali. La sera si cenava con il latte e il pane con ricotta e marmellata. Prima di cena si ascoltava la radio. Natalina ha conosciuto il marito tramite una cugina. Dopo quattro anni di fidanzamento si sono sposati e stanno insieme da 44 anni.
visualizzato 11695 volte
-
La guerra
di/da Natalina Sbattella | caricato 4480 giorni fa
I tempi di guerra, per quel poco che Natalina ricorda, sono stati bruttissimi; la gente scappava urlando nei rifugi. A San Lorenzo sotto il bombardamento è morto lo zio, fratello del padre. Quando ci fu l’occupazione tedesca, il padre non permetteva al fratello di andare a prendere la cioccolata e il pane da un tedesco che lo aveva preso in simpatia perché, diceva, somigliava al figlio che aveva lasciato in Germania. Ma il padre di Natalina non si fidava.
visualizzato 11556 volte
-
La famiglia
di/da Natalina Sbattella | caricato 4480 giorni fa
Era un ottimo rapporto. Il padre le adorava. La sera passava col padre facendo un po’ di teatro, a volte con i figli dei signori che vivevano nel palazzo. Abitavano tutti, in otto, in una camera e cucina. E tutto questo accadeva ai Parioli, dove la famiglia aveva un portierato. Faceva freddo e la notte in inverno si dormiva coi cappotti.
visualizzato 12264 volte
-
La scuola
di/da Natalina Sbattella | caricato 4479 giorni fa
La scuola iniziava il 1 ottobre, per andare a scuola faceva un lungo pezzo di strada da sola, la mamma non poteva accompagnarla, faceva la portiera in un palazzo dei Parioli. La maestra si chiamava Cesira. Anche se Natalina prometteva, purtroppo la mattina non c’era nessuno che la svegliasse ed è sempre arrivata tardi ed è rimasta indietro con gli studi fino a quando ha dovuto lasciare. Si giocava con niente, a volte con i noccioli delle pesche.
visualizzato 11963 volte