Ugolina Gobbi

 
Ugolina Gobbi

nato nel 1924
Fiumicino

5 Racconti

3.1 min
Ugolina la lavatrice l’ha comprata subito; fino a quel momento i panni si andavano a lavare e stendere alle fontane, all’ultimo piano del palazzo e ogni condomino aveva il suo turno; le fontane erano coperte ma non chiuse e l’acqua era fredda. Il bucato si metteva a bagno in casa. Con l’arrivo dell’automobile, una Renault di seconda mano, sono cominciati i viaggi in giro per l’Europa.
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4.8 min
Ugolina si è sposata perché al marito, che era in ferrovia, avrebbero dato un mese di ferie e questo gli avrebbe permesso di evitare di andare in guerra. Lo aveva conosciuto quando lei andava dalle suore: si era accorta che c’era un ragazzo che la guardava poi un giorno lui le ha chiesto se poteva accompagnarla. Poi ha cominciato a venirla a prendere al lavoro in sartoria, facevano il giro della chiesa dei Fiorentini a via Giulia e la lasciava al portone. Il padre se è accorto e fu l’occasione per andare a parlare in famiglia. Il fratello, più grande di due anni, era contrario perché geloso della sorella. Sono stati fidanzati per quattro anni.
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4.3 min
Della scuola Ugolina ricorda la posizione sempre composta in cui dovevano stare, seduti dritti a braccia conserte. Ugolina, finita la quinta elementare, avrebbe voluto continuare ma la madre l’ha mandata a Corso d’Italia a fare apprendistato in una sartoria. Ed è stato un bene perché Ugolina era portata per il taglio e cucito. E così Ugolina si è comprata la macchina da cucire, una Singer, e ha cominciato a lavorare in casa. Ha avuto belle soddisfazioni,clienti anche dalla Sicilia che venivano a farsi cucire l’abito da sposa.
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4.2 min
Del fascismo Ugolina ricorda la sicurezza: nessuno che si permettesse di importunare le ragazze, anche se era sera tardi. Della guerra ricorda i bombardamenti, le sirene e le fughe negli scantinati delle case. Il marito di Ugolina ha rischiato di morire durante il bombardamento di San Lorenzo. Il padre di Ugolina lavorava al Ministero di Grazia e Giustizia a via Giulia e Ugolina ha abitato da quelle parti. Qualche tempo dopo l’arrivo degli americani, a Ugolina è capitato di andare un po’ fuori Roma dove hanno trovato tante scatolette sul prato ancora chiuse: non erano i resti di una scampagnata, era quello che avevano lasciato gli americani e la carne in scatola era molto buona.
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4.0 min
Giocavano alle belle statuine, aveva la bambola che è stata l’occasione per diventare sarta perché le piaceva farle i vestiti. Natale era una giornata bella: si giocava a tombola. In estate la mamma li portava dai nonni in Umbria: le serate si passavano raccontandosi a volte storie di fantasmi e ai bambini veniva paura. Andava anche al mare a Ostia con la madrina di battesimo. Almarito piaceva ballare ma Ugolina non era per niente brava.
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