Coter Francesco
nato nel 1937
Bergamo
5 Racconti
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L'amore per la natura
di/da Coter Francesco | caricato 4673 giorni fa
L'amore per la natura è innato in lui, ma nel processo artistico si trasforma in un universo spirituale. Un passaggio dalla cultura alla natura e dalla natura alla cultura.
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Le prime mostre a Bergamo
di/da Coter Francesco | caricato 4674 giorni fa
La prima mostra la fece nel 57 alla Galleria della Torre, con il padre e il fratello. Aveva 20 anni.
Nel '61, sempre alla Galleria della Torre, fece una mostra che ebbe un successo enorme di critica e di vendita. In un solo giorno fu venduta tutta la mostra e il suo famoso autoritratto, pubblicato sulla copertina del catalogo, fu acquistato dal Console Svizzero, prima ancora dell'inaugurazione.
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...a quel tempo uno non diventava pittore con le c...
di/da Coter Francesco | caricato 4675 giorni fa
Terminata l'esperienza di studio all'Accademia Carrara, per perfezionare la tecnica pittorica, andava tutti i giorni a dipingere all'aperto (fiumi, boschi, campagne) e faceva un quadretto al mattino e uno al pomeriggio, con cui ha allestito le prime mostre.
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In studio con il padre Costante e il fratello Erne...
di/da Coter Francesco | caricato 4708 giorni fa
Il padre scultore aveva lo studio con due ingressi, uno in Via Camozi e l'altro in Via Tasso. Insieme con il fratello frequentavano le mostre che negli anni 50/60 si tenevano alla Galleria della Rotonda e alla Galleria della Torre. Erano comunque i figli di un celebre scultore e questo li penalizzava poichè erano solo dei ragazzini e non potevano reggere il confronto con il padre. Così entrambi scelsero la strada della pittura. Iniziarono a frequentare l'Accademia Carrara gestita da Trento Longaretti, ma fu sospeso per il solito problema della disciplina. Così dopo il primo anno, entrambi tornarono a lavorare nello studio del padre, che aveva avuto due importanti commissioni e non era in perfetta salute.
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La sua infanzia e adolescenza ribelle
di/da Coter Francesco | caricato 4723 giorni fa
Odiava la scuola, pensava alle farfalle, ai fiumi, amava la natura e in aula si sentiva un recluso. In prima media, dopo aver preso 3 in un compito d'italiano, decise di non andarci più. Il padre allora lo portò in Svizzera da un amico scultore. Iniziò così a 12 anni a lavorare nell'ambiente artistico. Al rientro a Bergamo proseguì questo percorso professionale nello studio del padre, anch'egli scultore.
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