Schurzel Sergio

 
Schurzel Sergio

nato nel 1926
Roma

3 Racconti

5.7 min
Sergio è stato sempre di sentimenti italiani. Aveva 18 anni quando è scoppiata le guerra. I tedeschi chiamavano alla leva. Ma i tedeschi erano stranieri come gli slavi. Si era fatto fare un certificato che lo dichiarava inabile. Arrivati i titini, il padre e un amico lo convinsero ad andare di leva e si fece esonerare.
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7.3 min
Quando si aprirono le opzioni si scoprì che optare non era semplice: le file erano interminabili, gli orari mai certi. Sergio ha avuto il passaporto provvisorio, è andato a Zagabria ad avere il visto. Una volta ottenuto, ci sarebbe stato tempo 15 giorni per organizzare la partenza. Ma la notte stessa arrivarono le guardie popolari e dovettero partire in treno con poche cose in una valigia. Arrivati sul confine, la paura di essere bloccati, li fece decidere di fare l’ultimo tratto a piedi.
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5.2 min
Sergio Schurzel fu prima arruolato dai tedeschi ma si fece esonerare per malattia. Poi arrivarono i titini che portarono via un sacco di gente che non tornarono più: erano fascisti, commercianti, persone di sentimenti italiani. Sergio non si sentiva tranquillo e non dormiva più in casa, andava a dormire in casa di una zia a Trieste. Molti amici vennero arrestati. Nel 1947 venne chiesto di optare fra la cittadinanza italiana e quella slava. La famiglia scelse la cittadinanza italiana e aspettò il passaporto provvisorio per poter venire in Italia. Quando il passaporto arrivò, la notte stessa, furono mandati alla stazione senza il tempo di preparare le valige. ormai tutti i responsabili dell'annessione dell'Istria alla Jugoslavia sono morti. Qualche italiano è rimasto magari perchè era anziano o non aveva posto dove andare. Adesso bisogna pensare al futuro magari facendo in modo che l'italianità non sparisca da quelle terre. Tratto dal film documentario Voci in esilio, per gentile concessione del Museo di Fiume - Roma
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