La prima bomba
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                            - raccontato da Eraldo Bessone | 1925
 - caricato da Redazione | 24/07/2008
 
COMMENTO
2 inseriti
                                    10/09/2010 - alle ore23:36
                                            io non ero nemmeno nata, e queste cose non le ho mai sapute !
E' molto utile questo sito
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																				 costanza																				
																				
20/07/2009 - alle ore19:36
                                20/07/2009 - alle ore19:36
                                            Mio papà era del 1927 e mi raccontava sempre del primo vero bombardamento vissuto a torino la notte del 18 novembre 1942. Anche lui, come il signor Eraldo, viveva in corso Ferrucci, proprio davanti al deposito militare bombardato...I suoi genitori erano fuori Torino e lui era solo in casa con sua sorella. Raccontava del balcone portato via da uno spezzone di bomba, dei vetri infranti, dello smarrimento e del freddo pungente di quella notte. Lì vicino c'era a quei tempi l'ospedale Martini, una bomba aveva colpito le camere mortuarie e tutti i morti erano finiti per strada...Tra il tragico e il comico mio padre mi raccontava che si chiedeva come la bomba avesse ucciso quelle persone e queste fossero già tutte belle e pronte nella bara...
Credo che nei giorni immediatamente successivi, sotto la neve e con una borsa soltanto avesse lasciato la sua casa e, in piedi sui respingenti del treno (perchè dentro non c'era posto), avesse raggiunto Oglianico, dove è poi stato sfollato per almeno tre anni, con il suo nonno e sua sorella...Mi spiace che non possa raccontarvi lui questa storia, come sapeva fare in modo colorito e anche divertente...ma lo faccio io, e vi tramando la sua memoria.
                                    Credo che nei giorni immediatamente successivi, sotto la neve e con una borsa soltanto avesse lasciato la sua casa e, in piedi sui respingenti del treno (perchè dentro non c'era posto), avesse raggiunto Oglianico, dove è poi stato sfollato per almeno tre anni, con il suo nonno e sua sorella...Mi spiace che non possa raccontarvi lui questa storia, come sapeva fare in modo colorito e anche divertente...ma lo faccio io, e vi tramando la sua memoria.
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