- raccontato da Di Pasquale Agostino | 1910
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Agostino nel 1939, quando era già sposato e aveva un figlio di sette mesi, è stato richiamato e destinato al reparto marconisti a Valona, in Albania. Da lì si è spostato un po’ in tutta la Grecia. L’8 settembre del 43 era dalle parti di Corinto quando venne la notizia dell’armistizio e l’ordine a tutti i militari italiani di recarsi al porto più vicino dove avrebbero trovato le navi per tornare in patria. Trovarono i tedeschi che li mandarono prima in un campo ad Atene e poi, sui carri bestiame, in Germania nei campi di concentramento. La vita del campo era molto dura, si lavorava tutto il giorno con tre fette di pane e una specie di brodaglia. Nel campo, fra l’altro, c’erano dei militari russi che trattavano particolarmente male gli italiani. Agostino è rimasto prigioniero in Germania per 22 mesi, fino al 1945, quando il campo venne liberato dagli americani.
visualizzato 14011