- raccontato da Colussi Fabio | 1936
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Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011
Fabio Colussi ricorda che la vita a Fiume era diventata difficile e piano piano sparirono prima i generi di lusso, poi tutto il resto. Poi la vita, tra bombardamenti e attentati, cominciò a diventare precaria. I genitori partirono una mattina. Fabio che era bambino aveva chiesto alla madre di essere svegliato per salutarla ma la madre lo aveva lasciato dormire. Furono arrestati sul piazzale delle autocorriere. Si seppe che erano al palazzo della polizia, la nonna era riuscita a parlare con la figlia ma da lì non sono mai tornati indietro. Per Fabio e i fratelli non restava che venire in Italia. Fabio partì una notte su un furgoncino, nascosto fra materassi e masserizie e così arrivò a Trieste dove c'erano degli amici. E da lì poi a Venezia e poi a Roma. Tratto dal film documentario Voci in esilio, per gentile concessione del Museo di Fiume - Roma
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