Guido Cencini classe 1923 parla ancora di come oggi
nuove esperienze come la frattura del femore la conseguente riabilitazione l'abbiano portato alla riflessione di quale contributo sociale apporti il volontariato in tutti i settori tanto da meritarsi "un monumento".
Contrariamente la sua precedente proposta "lavoro per tutti", in cui avanza, fra l’altro, l'attuazione di un nuovo piano Fanfani, non ha riscosso quel successo che viceversa avrebbe, dovuto avere il "lavoro per tutti" dagli studenti ai cassaintegrati ed ai disoccupati. Il suggerimento viene da chi ha dovuto, in periodi di crisi, trovare il lavoro
ai suoi quindici dipendenti, sia per fornire il salario e
mantenere le famiglie, sia anche per non perdere quelle
maestranze capaci da subito lavorare le nuove commesse, dovrebbe essere ascoltato. Oggi , senza usare questo approccio collaudato da Guido come imprenditore, non si va da alcuna parte, perché mancando il potere di acquisto a gran parte della popolazione non possono essere rilanciati i consumi.
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