- raccontato da Lidia Ballarin | 1928                                    
 
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																																				 Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011 
 
                                
                             
                            
                                Lidia, come tutti gli italiani di frontiera, aveva vissuto fin da bambina un grande desiderio di italianità. Quando nel 1939 è cominciata la guerra, per Lidia non è più stato possibile proseguire gli studi. Ma la guerra non fu una grande sofferenza. Il peggio venne con l’invasione delle truppe di Tito. Si scatenò il terrore: furono distrutti tutti i libri italiani, bruciarono le bandiere italiane e cominciarono le uccisioni.                            
                            
                            
                                
                                              
                                    
                                    
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